dismorfismo_corporeo


Ti trovi estremamente a disagio con il tuo corpo? Sei ossessionato da particolari dettagli del tuo corpo che trovi orribili? Guardando le tue foto vedi dettagli apparentemente insignificanti che per te sono invece motivo di imbarazzo e vergogna? Ti senti spesso dire che esageri e vedi difetti immaginari? Se hai risposto sì ad qualcuna di queste domande potresti soffrire di un disturbo chiamato dimorfismo corporeo.

 

Che cos'è il Disturbo da Dismorfismo corporeo?

Che cos’è il disturbo da dimorfismo corporeo? Si tratta di un disturbo in cui la preoccupazione legata alla percezione di alcuni dettagli fisici (leggi “difetti”) determina un forte senso di disagio e compromette il funzionamento sociale e le attività quotidiane di un individuo.

 

Il più recente manuale di classificazione dei disturbi mentali (il DSM 5, APA 2014) lo inserisce nella categoria dei disturbi Ossessivo Compulsivi correlati, per due caratteristiche principali: i comportamenti di controllo della forma fisica ripetitivi e da rituale, guardarsi allo specchio, toccare o confrontare la parte del corpo vista come problematica, chiedere continue rassicurazioni; i pensieri intrusivi e ossessivi sul proprio difetto fisico e su come verrà giudicato dall’esterno.

 

Non si tratta solamente di vedersi brutti o di volersi rifare il naso, è un profondo disagio che condiziona la vita della persona.

Ad esempio, una ragazza può guardarsi allo specchio e disprezzare ciò che vede riflesso: un naso troppo piccolo, gli occhi troppo grandi, il mento pronunciato, le labbra sottili, i denti larghi, i capelli inclassificabili.. giudica ciò che vede come orripilante e non normale. Non oserebbe postare una foto sui social prima di averla modificata con i dovuti filtri e ritocchi. Senza questo controllo teme di essere fotografata e postata sui social, perché quelle foto potrebbero essere oggetto per lei di body shaming. Ovviamente anche dal vivo, con i coetanei, ha paura di essere presa in giro e si sente costantemente sotto una lente di ingrandimento, con la costante sensazione che gli altri la trovino inguardabile.
Questa ragazza trascorrerà ore e ore della sua giornata a monitorare ossessivamente i propri difetti (reali o immaginari che siano) e a rimuginare su quanto sia inadeguata. Nonostante le continue rassicurazioni dei famigliari e degli amici le sembrerà di avere un aspetto deforme.

La qualità della vita è compromessa dalla costante insoddisfazione di sé che porta ad evitare le situazione sociali, a non accettarsi e spesso a cercare di perfezionarsi con interventi estetici, ad esempio di chirurgia plastica, di dermatologia, di odontoiatria. Una caratteristica importante è che qualunque intervento venga effettuato non porterà alla soddisfazione di come si è diventati: si è costantemente portati a ricercare un ideale di perfezione impossibile da raggiungere.


Chi soffre di Disturbo da Dismorfismo corporeo?

Gli studi epidemiologici riportano una prevalenza del disturbo nella popolazione generale che va dal 0.7% al 2,4%. Tale dato potrebbe essere sottostimato, perché per molte persone è difficile parlarne e evitano di chiedere aiuto e spesso non sono consapevoli che si tratti di un disturbo mentale.

Nei pazienti dermatologici la prevalenza aumenta tra il 9% e il 15% e nei pazienti sottoposti a interventi di chirurgia estetica tra il 3% e il 6%; è un disturbo che si manifesta frequentemente in comorbilità con altri disturbi (APA, 2014), come la depressione, la fobia sociale, i disturbi alimentari, il disturbo ossessivo compulsivo oppure un disturbo psicotico.

 

Nonostante molte persone pensino che l’ossessione dell’aspetto fisico sia una prerogativa femminile, il disturbo da dimorfismo corporeo colpisce sia le donne che gli uomini.

Negli uomini, in particolare, si riferisce alla preoccupazione di avere un corpo troppo magro o non abbastanza muscoloso (vigoressia), che porta a sottoporsi a intense sessioni di allenamento, ad avere un rigido e maniacale controllo dell’alimentazione e l’ossessione per la propria forma fisica. La vigoressia comporta il mettere al primo posto l’allenamento a discapito delle altre aree di funzionamento sociale, e arrivando a una condizione isolamento sociale.

 

Generalmente, è un disturbo che si instaura in adolescenza, un’età caratterizzata dai cambiamenti fisici e da una forte insoddisfazione verso il proprio corpo. In questa fase facilmente si instaura l’ossessione del confronto di se stessi con un’idea di perfezione (secondo canoni soggettivi) e l’angoscia di essere molto diversi da quell’ideale e di poter essere esclusi dal gruppo o criticati a causa di ciò. Il difetto fisico diventa in questi termini determinante di uno scarso valore personale.

Lo smartphone, in particolare la telecamera frontale, rappresenta un importante rinforzo nel costante monitoraggio dei propri difetti. La ricerca del selfie perfetto è diventata un’ossessione per gli adolescenti e per i giovani adulti, che spesso sfogliano i vari scatti alla ricerca della conferma di una deformità fisica (che facilmente viene vista, anche se inesistente).

Quali sono le emozioni coinvolte nel Disturbo da Dismorfismo corporeo?

Le emozioni che contraddistinguono il disturbo da dismorfismo corporeo sono varie e spesso vissute molto intensamente. Prima tra tutte la vergogna, che deriva dalla dolorosa percezione di avere qualcosa che non va, essere diversi, di poter essere presi in giro o rifiutati per la propria imperfezione. Spesso la vergogna si accompagna al senso di colpa di non fare abbastanza per eliminare il difetto. Immaginiamo ad esempio il caso di una ragazza che trovi orribile e disgustosa la propria pancia: si sentirà in colpa per quello che ha mangiato, per non aver fatto gli addominali o abbastanza esercizio fisico.

 

Un’altra emozione presente è la tristezza: tristi di non essere come si vorrebbe, di essere mostruosi (secondo il proprio vissuto) e di non essere amabili per come si è.

Si affianca a questi stati d’animo l’invidia, che si alimenta dal continuo confrontarsi con gli altri.

Tutto questo porta a sperimentare rabbia e frustrazione, si tende a isolarsi e a evitare le situazioni sociali per paura del giudizio altrui.

 

 

 Come si cura il Disturbo da Dismorfismo corporeo?

Come si tratta il disturbo di Dismorfismo corporeo? La terapia di elezione è il trattamento cognitivo comportamentale, come indicato dalle linee guida. Il trattamento va strutturato ad hoc sulla storia clinica del paziente e tiene conto della presenza di ulteriori disturbi presenti in comorbilità. Si valuta anche la consulenza e l’intervento di uno psichiatra, che si affianca al lavoro psicologico.

Il primo obiettivo comune a tutti i percorsi psicoterapeutici è l’alleanza terapeutica, il rapporto di fiducia tra paziente e terapeuta e la condivisione del funzionamento del disturbo e del piano terapeutico.

Il trattamento specifico non verte sulla messa in discussione della percezione del difetto fisico, ma sulla riduzione della discrepanza tra sé ideale (come vorremmo essere) e sé reale (come siamo). Questo avviene attraverso l’accettazione di sé e la tolleranza dell’imperfezione.

Importante è che il paziente comprenda la sua storia di vita e gli eventi che lo hanno portato a sviluppare questo disturbo. Diventare consapevoli delle proprie emozioni e dei processi di pensiero può aumentare la capacità di capire come funziona il proprio disagio e accrescere una corretta percezione di sé.

 

Se ti ritrovi descritto in questo articolo, chiedi aiuto a uno psicoterapeuta. Il primo passo è essere consapevoli che questo disagio ti limita la vita; un percorso di psicoterapia ti aiuterà a liberarti della vergogna e della insoddisfazione per la tua forma corporea e ti guiderà a scoprire come può essere soddisfacente vivere accettando e apprezzando se stessi.

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